Quest’anno più che mai, la Festa del Centro è stata una festa delle famiglie: erano tante quelle che affollavano la palestra alla messa di inizio giornata, molte erano anche quelle che si sono radunate intorno ai tavoli del pranzo stile “porta e offri”, divisi classe per classe, e ancora numerose quelle che si sono soffermate ad ascoltare, nel pomeriggio, l’ospite Marco Anzovino che ha raccontato di giovani intrappolati nella tossicodipendenza.
La giornata è stata piena e ricca di attività, ma non sarebbe stata possibile senza i tanti – salesiani, docenti, genitori, studenti e “volontari” – che si sono resi disponibili, si sono rimboccati le maniche e hanno dato il loro contributo alla realizzazione di tanta bellezza.
Anche quest’anno non sono mancati i tour guidati dei laboratori di grafica e meccanica, rendendo possibile ai genitori toccare con mano in cosa consiste il lavoro dei propri figli, in quali ambienti si muovono e cosa realizzano; in contemporanea, anche l’itinerario – costituito da pannelli illustrativi e illustrato dalla voce dei ragazzi e della prof.ssa Baruzzo– attraverso le tappe salienti della vita di don Bosco.
Nelle aule del piano terra l’ormai tradizionale “graphi cafè”, animato dalle professoresse Bazan, Rossini e Tomaello, ha addolcito la mattinata con caffè, dolci, brioches e biscotti “homemade”; inoltre, alcune esposizioni – dalle bamboline realizzate a mano alle birre artigianali di Amatrice – sono state occasione di solidarietà e beneficenza.
È stato anche riproposto un percorso nell’arte con la presenza, quest’anno, dei colori di Giotto raccontati dalla prof.ssa Maccatrozzo accompagnata da un’allieva, Anita Bortolozzo di 4IttA, con l’ausilio di bellissimi pannelli.
Fuori e in sala giochi, c’era chi invece si è lanciato in competizioni sportive più o meno “faticose”: dal biliardo al basket, dal ping pong alla pallavolo.
È stato poi il momento del pranzo: per il secondo anno consecutivo, ha vinto la modalità secondo cui ogni classe si è raccolta attorno a una postazione prestabilita e lì le famiglie hanno portato le pietanze preparate per condividerle insieme al proprio coordinatore e agli altri insegnanti “di passaggio”. Questa modalità conviviale rende possibile incontri, chiacchierate, conoscenze e condivisione che permettono di vivere la realtà della scuola al di là del contesto didattico, del rapporto genitore-docente, studente-docente, in un clima di spensieratezza e comunione.
Il pranzo è stato poi seguito da una nuova tappa in palestra: una vecchia conoscenza è tornata a trovarci. Marco Anzovino, cantautore, scrittore ed educatore in una comunità di recupero di tossicodipendenti al Lido di Venezia, questa volta – dopo aver già parlato in passato ai ragazzi e ai docenti – si è rivolto soprattutto ai genitori. A partire dalla propria esperienza personale, tra una risata e una riflessione amara, ha raccontato il dramma dei ragazzi la cui vita, svuotata di ogni senso, si perde nella droga. Ha messo in guardia le mamme e i papà sul rischio di sottovalutare il problema e sull’esigenza di tenere lo sguardo vivo e attento sui propri figli, non temendo di affrontarli. Ha intervallato la sua testimonianza con canzoni da lui composte e qualche stralcio del suo libro “Le ragazze al terzo piano”, un romanzo che riflette proprio la sua esperienza tra i giovani e le loro difficoltà nel passaggio cruciale dall’adolescenza alla vita adulta.
Infine, immancabile, la lotteria: a conclusione della giornata c’è stata l’estrazione dei biglietti vincenti che nel corso della festa sono stati venduti dai ragazzi. L’ironia del prof. Lorenzo Tiengo, presentatore ormai rodato, ha accompagnato la consegna dei premi.
Il ricavato di molti degli acquisti compiuti nell’arco della giornata è destinato alle missioni salesiane in Siria – in particolare ad Aleppo e a Damasco – che sono state scelte come beneficiarie della nostra carità e della nostra speciale attenzione di quest’anno scolastico e formativo.